50enne esposto al sole un giorno dopo aver fatto il trapianto di capelli con il metodo DHI |
Prendere il sole subito dopo il trapianto di capelli può comprometterne i risultati?
Il trapianto di capelli è un’operazione chirurgica che consente di risolvere per sempre il problema della calvizie. Nonostante non sia un intervento invasivo, esso crea delle lesioni a livello cutaneo.
Queste incisioni necessitano del tempo per guarire. In questa fase, è necessario proteggere la testa da tutti quei fattori che possano in qualche modo creare danni: in primo luogo le radiazioni solari, il sudore, il fumo, l’alcool e il sonno. Tra questi, i raggi solari giocano un ruolo fondamentale.
Gli effetti del sole sulla pelle
I raggi solari contengono radiazioni ultraviolette, o UV, in grado di raggiungere anche gli strati non superficiali della pelle. A seconda delle loro caratteristiche, possono portare a dei benefici ma anche effetti negativi: da una parte, assorbimento di vitamina D e calcio, un aumento della melanina e un miglioramento dell’umore; dall’altro lato, la possibilità di sviluppare eritemi solari, arrossamenti, macchie permanenti e anche invecchiamento precoce.
Tipi di raggi solari
Le radiazioni ultraviolette si dividono1 in tre categorie: U.V.A., U.V.B. e U.V.C.:
Raggi solari U.V.A.
Questi raggi possono attraversare gli strati superficiali della pelle fino al derma. Nel corso dell’anno non cambiano di intensità e possono provocare danni permanenti.
Raggi del sole U.V.B.
I raggi U.V.B. hanno un’intensità che varia a seconda delle stagioni e dell’ora: sono più intensi d’estate e nelle ore più calde. Inoltre, essi aumentano di intensità all’aumentare dell’altitudine. Possono causare eritemi ma anche scottare la pelle.
Radiazioni U.V.C.
Questo terzo tipo di raggi solari non raggiunge la superficie terrestre in quanto è filtrato dall’atmosfera.
Perché il sole influenza i risultati di un trapianto di capelli
Il trapianto di capelli crea delle mini-ferite in testa dovute alla modalità con la quale esso viene svolto.
Sia che il trapianto sia di tipo FUE o FUT, le incisioni nell’area donatrice e ricevente necessitano del tempo per guarire. È fondamentale che in questa fase non si lasci il capo esposto al sole.
Infatti, i raggi solari aumenterebbero i tempi di guarigione per la pelle già delicata del trapianto.
Inoltre, a causa dei raggi UV, ci sarebbe una stimolazione imprevista dei cromatofori. Quest’ultimi, non più “abituati” a proteggere la pelle che ha subito il trapianto, potrebbero portare a danni permanenti.
Effetti diretti del sole sulla pelle trapiantata
I cromatofori, responsabili della pigmentazione della pelle, se esposti al sole scuriscono la cute per proteggerla. In considerazione del fatto che la pelle dell’area trapiantata non è ben strutturata, le difese sono notevolmente ridotte. Di conseguenza, se queste aree dovessero essere esposte al sole subito dopo l’intervento, potrebbero verificarsi macchie permanenti.
Inoltre, a causa della penetrazione dei raggi UV nel sottopelle, potrebbero verificarsi dei danni ai follicoli neo-innestati che non sono ancora forti.
Effetti secondari del sole sulla pelle trapiantata
Esporre al sole un’area trapiantata può anche avere delle conseguenze secondarie. Infatti, il sole fa sudare la pelle. Di conseguenza, questo può causare delle infezioni post-operatorie.
È fondamentale quindi non sudare dopo un trapianto di capelli.
Come evitare i raggi del sole dopo un trapianto
Per garantire i migliori risultati dopo un trapianto di capelli, è opportuno ripararsi dai raggi solari.
Per prima cosa, è importante non esporsi direttamente ai raggi diretti del sole. Questo comportamento ci garantirà di non incorrere in problematiche evitabili.
Inoltre, è preferibile utilizzare dei cappelli protettivi, a patto che non stringano sulla testa. In commercio sono presenti cappelli in grado di filtrare fino al 99% dei raggi U.V.A. e U.V.B.
Infine, se possibile si consiglia sempre l’uso di crema protettiva totale, anche se si usa il cappello.
Naturalmente, più proteggiamo l’area trapiantata e migliori saranno i nostri risultati.
Se possibile, evitare anche di frequentare spiagge o piscine. Infatti, la salsedine e il cloro, insieme al sole, potrebbero ancor di più danneggiare gli innesti.
Per quanto tempo non si può prendere il sole
Le misure cautelative descritte nei paragrafi precedenti sono temporanee nel periodo post-operatorio.
Per quanto riguarda l’esposizione diretta del sole, è importante evitare questa situazione per almeno i primi tre mesi dall’operazione. Questa azione è la più importante perché sono i primi mesi a definire quanto i risultati saranno ottimali.
Passato questo periodo, è consigliato utilizzare delle creme ad alto grado di protezione. Queste aiutano la pelle a filtrare i raggi ultravioletti e a proteggere i follicoli impiantati.
L’utilizzo di un cappellino protettivo non stringente resta sempre consigliato.
Trapianto di capelli e sole: quale stagione è la migliore
Il trapianto di capelli può essere eseguito in qualsiasi stagione, 365 giorni l’anno.
Sebbene non ci siano limitazioni in questo senso, l’inverno resta la stagione preferita per un trapianto di capelli. Infatti, data la limitata durata della luce solare e la quasi assenza di sudorazione, è il periodo più indicato. Nonostante ciò, in inverno bisogna evitare di mettere l’area trapiantata a contatto con fonti eccessivamente calde. Tra queste, è sconsigliato l’uso del phon per asciugare i capelli.
Inoltre, bisognerebbe evitare l’uso di cappelli per proteggersi dal freddo.
Al contrario, il periodo estivo porta giornate più lunghe in cui si suda di più. In questo periodo, bisognerà avere un’accortezza maggiore all’esposizione ai raggi solari e al sudore.
Conlusioni
Il sole è uno tra i fattori chiave nel decorso post trapianto di capelli.
Le radiazioni ultraviolette che raggiungono la superficie terrestre hanno effetti anche sulla pelle.
A causa della sensibilità dell’area trapiantata, l’esposizione ai raggi solari potrebbe causare danni permanenti. Tra questi, l’allungamento dei tempi di guarigione, la comparsa di macchie, lo sviluppo di infezioni.
È opportuno riparare il capo dai raggi diretti del sole per almeno tre mesi dall’intervento.
L’utilizzo di cappelli protettivi ma non stringenti può essere d’aiuto.
A distanza di tre mesi, è consigliato utilizzare una protezione molto alta per la cute dell’area trapiantata.
Sebbene il trapianto di capelli possa essere eseguito in qualunque stagione, la migliore rimane l’inverno. La durata limitata delle ore di luce e la ridotta sudorazione sono fattori che favoriscono la guarigione dopo il trapianto.
Particolare attenzione va rivolta se si va in montagna (aumento raggi U.V.B.) e se si suda per l’esposizione al sole.
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